Sicurezza innanzitutto!

Aspettative e impegno differenti

Mi sono capitate anche situazioni più diverse e meno evidenti. Una tra queste che ho visto di frequente è legata all’aspettativa circa il tono della giocata e all’investimento in termini di impegno (anche emotivo) richiesto al tavolo. Quando una persona è molto coinvolta e un’altra con leggerezza ci scherza su o la butta sul ridicolo, magari in maniera ritenuta inappropriata, le cose al tavolo non vanno bene.

Non è sbagliato né giocare in maniera seria e coinvolta, né rimanere distaccati e leggeri, in linea di principio. Dipende dal giocato e dell’accordo preso prima di iniziare a giocare. Diventa problematico quando i due approcci sono usati contemporaneamente da persone diverse allo stesso tavolo in virtù di aspettative diverse. Succede quando le aspettative non sono chiarite all’inizio o quando si manifesta una mancanza di rispetto, anche inconsapevole, che ferisce qualcuna delle persone presenti. Oppure, ancora, quando qualcuno ridicolizza un tema importante per qualcuna delle persone al tavolo.

In sostanza, usare approcci molto diversi significa, nella migliore delle ipotesi, stare giocando a giochi diversi e non allo stesso gioco. Perché la conversazione tra le persone al tavolo non sarà allineata sulle stesse aspettative.

Questo succede spesso quando qualche presupposto nella conversazione viene dato per scontato ed è interpretato in maniera differente dalle parti coinvolte.

Non si può discutere in maniera costruttiva con una persona se non c’è una base comune su cui costruire riflessioni. Allo stesso modo, non si può giocare senza rischiare di schiantarsi su qualche problema con persone che danno per assunte aspettative differenti. Perché avere aspettative differenti significa che le persone al tavolo non sono consapevoli di non stare giocando lo stesso gioco. Il titolo che c’è scritto sul manuale appoggiato sul tavolo non implica che davvero si stia giocando tutti e tutte alla stessa maniera. O con gli stessi obbiettivi.

“I will not abandon you” e “Nobody gets hurt”

I will not abandon you e Nobody gets hurt (Non ti abbandonerò e Nessuno si fa male) sono due diversi modi di affrontare il gioco, a livello di contratto sociale, inizialmente formalizzati da Meguey Baker.

Sono utili per spiegare come le aspettative, l’impegno, il coinvolgimento e la gestione della conversazione al tavolo possano creare conflitti se il contratto sociale non è chiaro a tutte le persone partecipanti.